FERRAGOSTO 2011 A CERVINIA: HO VISTO...

"Lontani si, sono tanto lontani eppure da quassù riesco a osservarli bene, con molta attenzione.
A branchi si muovono o da soli. E stanno tutti li racchiusi nella gola della vallata. Non fanno rumore se non fosse per l'eco lontano, di tanto in tanto, delle loro galoppate pazze sulle lingue nere che segnano le curve della valle.Guardano in su continuamente e quando la nuvola si fa precipitosa e cupa loro scappano dove l'acqua non li può toccare. In un attimo la valle formicolante si fa vuota e immobile. Solo l'acqua che mi bagna posso sentire. Poi torna il calore  e un po' di luce passa dall'alto, mi scalda e quando arriva laggiù, gli fa di nuovo muovere il passo in disordine. Ancora l'eco liberato dalle lunghe lingue nere. Intorno a me solo verde e rocciaie.La bianca colata fredda si avvista , qui, tra le punte aguzze che mi accerchiano.
La vita scorre lenta e selvatica. Vago nei dintorni senza interesse apparente, ma so bene dov'è il mio confine. So bene fin dove mi posso spingere e quanti passi devo affrontare per tornare al riparo della notte.
Non mi voglio esporre troppo: laggiù fa troppo caldo e loro mi spaventano. Alcuni mi osservano con i loro occhi più lunghi e ogni tanto i nostri sguardi si incrociano. Non sembrano cattivi, ma le nubi scendono ancora , silenziose e lente. Tra poco la pioggia li farà sparpagliare ancora e io tornerò lento e attento al mio riparo.
Sono un camoscio e tra i picchi più alti regno silenzioso".

0 commenti:

Posta un commento